Il settore dell’educazione ai media, ancora relativamente giovane, ha compiuto veri e propri passi da gigante nell’ultimo quindicennio ma ha tuttora una serie notevole di deficit, tanto nell’elaborazione teorica dei suoi costrutti che nella messa a punto di strumenti euristici, metodologici e didattici. Fra queste mancanze, una delle più ragguardevoli è quella relativa alla progettazione di efficaci modalità di valutazione delle attività mediaeducative, attribuibile –secondo Rivoltella– alla collocazione extracurricolare (o non-formale, o informale) di molta media education (anche quando fatta a scuola), oppure al “prevalere della dimensione «attivista» rispetto a quella «sperimentale» “(Rivoltella, 2005 a, p. 184).
Inoltre, se applichiamo la classica distinzione, convenzionale nei paesi anglofoni, tra assessment e evaluation, vale a dire tra la valutazione degli apprendimenti raggiunti al termine di un percorso didattico dagli allievi che vi hanno partecipato e la valutazione relativa alla qualità del percorso didattico stesso così come è stato concepito e attuato degli operatori responsabili, emerge chiaramente che i pochi studi che hanno approfondito il tema della valutazione nel campo della media education sono tutti relativi alla valutazione in quanto assessment (Scrimshaw, 1992; Worsnop, 1996; Christ, 1997; Hobbs e Frost, 2003; Aglieri, 2005; Parola e Trinchero, 2006; Hobbs, 2007; Ardizzone e Rivoltella, 2008; Calvani, Fini e Ranieri, 2011): si tratta, cioè, di riflessioni o ricerche che, in vario modo, hanno definito quali sono gli apprendimenti che ci si deve attendere al termine di un percorso mediaeducativo e quali prove possono verificarne (e, talvolta, misurarne) il possesso. Questo contributo, invece, si colloca sull’altro versante, ponendosi come obiettivo quello di ipotizzare un elenco ragionato di indicatori di qualità delle esperienze mediaeducative, avendo come riferimento contestuale quello della scuola primaria italiana. Per arrivare a ciò, abbiamo analizzato alcuni testi di varia natura che hanno proposto, ex ante, indicazioni e linee guida per lo svolgimento ottimale di attività di educazione mediale e, a partire da que ste, abbiamo elaborato una proposta di criteriologia che è stata sottoposta al parere di otto esperti: tre docenti universitari attivi nel settore della media education e cinque insegnanti elementari, pure con pluriennale esperienza nel settore. Tenendo conto delle indicazioni così ricavate, presenteremo qui un sistema integrato di indicatori di qualità della media education, con l’intento principale di fornire uno strumento per lo sviluppo de lla professionalità docente.